martedì 4 maggio 2010

Pensando al pranzo della domenica, al sacro pranzo domenicale pardon, cosa vi viene in mente? Sembra una cosa così dannatamente scontata, la nonna, la pasta al forno, il goloso vassoio di paste siciliane… ok ci siamo! Ma è per tutti così? A me ad esempio tutto ciò fa pensare ad una grande tavola bianca ben imbandita ma poco ordinata, i bicchieri quasi sempre diversi tra loro e l’ordine delle posate un po’ confuso, la tv accesa sintonizzata sul canale per bambini. Ma non in tutte le case accade così. Ne sono sicura. E allora da cosa dipende questa diversità? Dal nostro carattere? Dalla personalità? Da noi stessi. E se per ognuno ci fosse una cucina speciale, adatta solo ed esclusivamente a noi stessi? Potrebbe darsi vero? Una cucina come stile di vita. Ecco, partendo da me… Io chiudo gli occhi e mi immagino in una cucina tutta colorata, con le piastrelle e le ceramiche di Vietri, colori vivi come il verde smeraldo, il turchese, il giallo intenso.. tutti i bicchieri di vetro soffiato azzurri perfettamente allineati a cucinare qualcosa di.. di speciale e ovviamente colorato. Mixare qualsiasi cosa sia possibile. Per il mio ragazzo tutto ciò è diverso. Lui non andrebbe oltre il bianco e la semplice sobrietà dei colori e dei materiali. Bianco e nero: colori basici. Un modernismo fin troppo contrastante con il suo modo di cucina sin troppo legato alle tradizioni culinarie della sua adorata nonna. Il suo stile di vita? Una semplice zuppa di fagioli (ricetta tradizionale ovviamente) seduto su una sedia “la marie” e un tavolo in plastica Kartell. E per voi? Noi siamo convinti che per ognuno di voi esista una Cucina diversa.
Cosa succede quando il cibo inizia a raccontarsi? Per noi non è un ‘idea sorprendente,anzi, siamo convinti che dietro ad ogni pasto, anche piccolo, ci sia una piccola storia: una storia di persone che si raccontano intorno alla loro casa. Perché ogni casa, infondo, è diversa così come per ogni nonna la pasta al forno della domenica avrà sempre qualche segreto.

Carlo e Cristiana

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